

Storia
Eretto nel XVII secolo dai Carafa, appartenne ai possedimenti immobili di Tiberio Carafa che vi istituì un giardino zoologico con l’inserimento di bestie feroci, come narra Carlo Celano; inoltre, nel parco del palazzo organizzò delle battute di caccia.
Nell’Ottocento venne ricostruito: la facciata fu riedificata tra il 1832 ed il 1835 dall’ingegnere Francesco Saverio Ferrari, mentre il cortile, la scala e il secondo piano vennero rifatti da Guglielmo Bechi su commissione del principe Ruffo della Scaletta.
Lo scalone è il punto architettonico di maggior interesse: a pianta ottagonale con cupoletta terminale, è decorata da stucchi neoclassici e ornata da statue marmoree. L’atrio invece ha una copertura a volta a botte sorretta da colonne e pilastri e si ispira nella sua configurazione spaziale alla celebre prospettiva borrominiana di Palazzo Spada.
L’edificio ha ospitato fino al 2012 la sede del Goethe Institut. Nel 2022 l’ex sede del Goethe Institut è stata acquistata dall’Associazione Costruttori Edili della Provincia di Napoli.